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Ieri 12 Febbraio 2012 ore 12.50, in Via Ippolito Nievo, all’interno del Mercato di Porta Portese, un signore rumeno ormai notamente conosciuto alle forze dell’ordine, accattonava con l’ennesimo canetto di razza pura pechinese, maschio, con un occhietto cieco, dopo aver subito circa 7 sequestri con stessi canetti della stessa razza.
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Alle mie domande sul perché e per come detenesse ancora un cane accattonando e sul fatto che fosse proibito perché violava l’Articolo 14 – Divieto di accattonaggio con animali – del regolamento del Comune di Roma del Novembre del 2005 sulla Tutela degli animali , il signore fingeva semplicemente e candidamente di non capire cosa stessi dicendo.
La violazione da lui infranta che riporto di seguito , cita quanto segue:
Art. 14 - Divieto di accattonaggio con animali.
1. E’ fatto assoluto divieto di detenere o utilizzare animali di qualsiasi specie ed età per la pratica dell’accattonaggio.
2.Oltre alla sanzione amministrativa prevista dal presente Regolamento, gli animali di cui al comma 1 saranno sottoposti a confisca.
Immediatamente, quindi, come volontaria, ma soprattutto come cittadina di Roma, mi mettevo alla ricerca di un vigile che solitamente sono in ronda all’intero del mercato e notandone 2 in coppia, un uomo e una donna, mi avvicinavo spiegando tutta la situazione nel dettaglio.
I due poliziotti della municipale della XVI Circoscrizione non solo mi comunicavano che non era di loro competenza ma si rifiutavano di dirmi i loro nomi e i loro numeri di matricola, l’uomo aveva 2 o 3 stellette per cui poteva essere un maresciallo o un capitano, allontanandosi entrambi in malo modo omettendo in tal modo atti d’ufficio che devono necessariamente svolgere e per cui sono pagati.
Nel frattempo il rumeno in questione era ovviamente sparito con il cane.
Non perdendoci d’animo, abbiamo fatto un paio di giri rivendendolo nei pressi della Piazza Ippolito Nievo.
A soli 10 mt una pattuglia di vigili sostava in zona.
Altro tentativo stavolta andato in centro: la funzionaria F., che ringrazio di cuore per la sensibilità e professionalità, si rendeva immediatamente disponibile per l’immediato blocco del signore rumeno in questione con confisca del cane che è stato momentaneamente affidato alle cure di una loro collega.
E’ chiaro che questo è il rovescio della medaglia: se da una parte abbiamo assistito ad una totale inadempienza da parte di 2 pubblici ufficiali che vergognosamente hanno rifiutato un intervento che dovevano svolgere per dovere, dall’altra, invece la funzionaria F. e quel gruppo si è resa disponibile in men che non si dica con una amorevolezza e una disponibilità rare.
In virtù di questo ringrazio di cuore chi nonostante i deliri, le urgenze, le priorità di questi giorni di neve ha volto il suo sguardo su un ennesimo esserino maltrattato, ora in salvo.
Per ciò che riguarda il resto, mi premurerò di scrivere esposto e denunciare l’accaduto al Comandante del relativo municipio. Grazie di cuore Ambra