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1 febbraio 2010
 
UNA BELLA STORIA DIRETTAMENTE DA GATTOPOLI
 
Ciccio è uno dei gattoni che “si sono trasferiti” nel nostro giardino….come dicono in tanti, un giorno un gatto ha saputo dove abitavo e … nell'ambiente la voce è girata! :-)  Questa è normale amministrazione nei pressi dell’abitazione di una gattara.
 
E’ sempre stato bene, mai avuto nulla, un temprato randagio grande e grosso, finchè è capitato anche a lui….si è chiuso dentro la cuccetta che gli ho regalato a Natale, lo “chalet” come lo chiamo io, e esce di rado, quasi solo per mangiare. Il freddo, penso ….invece non sta bene. Due sabati fa mio marito esce per andare al lavoro, io già su Gattopoli per qualche nuovo inserimento quando mi avverte che Ciccio non mangia…e lui che non mangia equivale a dire che di notte splende il sole!
 
Corsa dal veterinario…i valori del sangue sono molto brutti…i globuli rossi ben al di sotto del minimo: 8. Il minimo è 26! Emobartonella! Gli sta mangiando il sangue! Occorre una trasfusione immediata e la scelta cade immediatamente su Momo, la sua “compagna” di stanza che condivide lo chalet con lui, la bella micia tigrata la cui foto è uscita su diversi articoli di giornale che parlavano nel nostro sito.  Bisogna sbrigarsi, non c’è tempo da perdere. Andiamo in clinica e “l’involontaria volontaria” ci dona una preziosa sacca di sangue per il micione. Antibiotici in aggiunta e vediamo cosa succede. Passa qualche giorno e la cosa sembra non sortire ancora l’effetto desiderato…
Giovedì mattina sono in ufficio, una chiamata dalla clinica: è peggiorato. Corro là con la sensazione di avere qualcosa in gola che non si sposta.  Me lo ritrovo steso nella gabbietta con il collare elisabettiano per tenere vicino al musetto la cannula dell’ossigeno. E’ andato in crisi e appena si agita un po’, anche solo per le cure quotidiane, non tira quasi fiato. Uno sguardo spento che mi stringe il cuore.
Non mi do pace, vederlo così mi spezza il cuore… Con tutti i gatti che vedo e che aiuto non mi abituerò mai a dire addio, non se so che non ho fatto tutto il possibile e anche l’impossibile.
“C’è qualcosa da fare? Qualcos’altro intendo?”
Simona, una dei miei veterinari cerca di rassicurarmi ma va cauta:“Possiamo provare con un’altra trasfusione per prendere tempo e dare qualche giorno in più al midollo di Ciccio perché riparta…SE riparte. E’ chiaro che se il midollo non ricomincia a produrre i globuli rossi non possiamo continuare in eterno con le trasfusioni. Non mi possono garantire nulla, inoltre i costi aumentano..”
 
Un conto salato? La vita non ha prezzo! Ma non la sto più ascoltando sono già col pensiero ad un altro gatto forte e sano che possa fare da volontario. La mia Misha è perfetta...lei è una gatta davvero “tosta”. E poi lei e suo fratello Pico hanno fondato Gattopoli, non si può esimere da questo compito!!!
Al massimo il problema sarà dei veterinari: come ogni gatto rosso che si rispetti ha un gran caratterino, non è diciamo così "dolce" e con gli estranei che le mettono le mani addosso in modo particolare. Lo dico per esperienza: io stessa ho rischiato lo sfregio al viso il giorno dell’adozione al Centro Soccorso Animali di Modena! Ma poco importa, quello che ci serve è una trasfusione, i valori dell’ematocrito sono ulteriormente peggiorati: i globuli ora sono a 7! Non c’è un minuto da perdere.
 
Così, passata la tragedia iniziale (provate ad avvicinare il rasoio sotto al collo di Misha e mi saprete dire in che condizioni usciranno le vostre mani), dopo un blando calmante abbiamo recuperato un’altra bella sacca di sangue per Ciccio. Attendo il risveglio di Misha accarezzandola e tendendola calda avvolta in un panno e intanto la trasfusione ha inizio. Ora bisogna aspettare.
Il giorno dopo è stabile, due giorni dopo è…NUOVO!! La voce squillante di Valentina che mi avvisa del vistoso miglioramento è meravigliosa! Non corriamo…forse è solo l’effetto della trasfusione. Ma 3 giorni dopo…sta ancora meglio!! Il suo midollo è ripartito allora! E’ vero!
 
Non trattengo le lacrime, stavolta per la gioia. Mille testatine, le fusa che non smettono, il musetto che si nasconde nelle mie mani, i saltelli su quel tavolo di ambulatorio che non mi sembra più così freddo come qualche giorno prima. Lorena e Valentina non sanno più cosa inventare per farmi uscire dalla clinica!!
Oggi o domani verrà  a casa… è ancora debole è farà un po’ di degenza in una gabbietta al caldo ma ormai quasi fuori pericolo. E pensare che sembrava irrecuperabile!
 
Grazie a tutti i Veterinari della Clinica di Castellarano, che hanno reso possibile questo miracolo, uno dei tanti che compiono ogni giorno. Un ringraziamento in particolare va a Simona che mi ha aggiornata quotidianamente, poi Francesca, Arrigo, Giliola, Lorena, Valentina, Pietro e Cinzia.
 
Grazie di cuore a Momo e Misha (ora un po' spelacchiati dalle rasature ma come potete immaginare ancora più viziati di prima!) che con il loro "gesto eroico" hanno donato un po’ della loro energia e della voglia di vivere a Ciccio che presto sarà nuovamente nel suo giardino a sbadigliare e stirarsi pigramente al tiepido sole di febbraio e a schiacciare lunghi sonnellini nel suo caldo chalet.
 
Se esiste anche solo una possibilità, seppur lontana, vi assicuro che vale la pena tentare!
 
Ti aspettiamo a casa Ciccio!!
 
 
Elena Vandelli
 
 
 
 

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