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ADOTTA UN GATTO A GENOVA

GENOVA, 11 GENNAIO 2008 
 
I gatti di strada, solo a Genova, si aggirano sulle centomila unità. Vivono pacifici in colonie feline, ma spesso non hanno alcuna garanzia di salvaguardia e versano in condizioni igienico-sanitarie non adeguate. Per ridurre questo genere di problemi, il Comune di Genova ha promosso una campagna di sensibilizzazione per incentivare l'adozione a distanza dei gatti liberi presenti sul territorio.
Nella locandina dell'iniziativa c'è un gatto raffigurato come un mendicante che espone una richiesta d'aiuto su un pezzo di cartone. La frase è eloquente: «Ho 7 vite. Aiutatemi a viverne bene almeno una».

In realtà, esiste una legge regionale che regola il randagismo, la n. 23 del 2000: l'articolo 8, in particolare, stabilisce che «i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontarli dal loro habitat di colonia felina».
Sono quattro le associazioni ONLUS che hanno firmato un protocollo d'intesa con il Comune di Genova: Zampatesa (corso Europa, 631), Uomo-Natura-Animali (via Bari, 31/16), Amici Mici (salita San Baza, 1/A) e Gattofili Genovesi (salita del Prione, 20/1).

Ogni cittadino che addocchia un gatto randagio, versando una quota di 5 Eu a una di queste associazioni ha la possibilità di adottarlo a distanza. Economicamente non vi sono altri obblighi, anche se ogni altra eventuale donazione è benvenuta.
Sottoscrivendo un'adozione si contribuisce alle spese necessarie per le esigenze principali di un gatto: il cibo e le cure mediche. A prendersi cura degli animali saranno poi le "gattare", circa 700 assistenti zoofile volontarie che operano sul territorio del Comune di Genova.

Volete saperne di più? Contattate l'ufficio Diritti degli Animali al numero verde 800 177 795.

di Luca Giarola


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