Avellino - È scoppiata la ‘panteramania’ e non si tratta di un gioco. Ormai tutti sono sulle sue tracce, da nord a sud da est ad ovest d’Italia. Tutti la vedono, ma nessuno riesce ad acciuffarla. Mobilitate le Forze dell’Ordine, zoologi, veterinari, addestratori di circhi, ma del grosso felino che di tanto in tanto si concede per qualche scatto fotografico neanche l’ombra. È di questa mattina l’intervista riportata sul quotidiano “La Repubblica” a Pietro Genovesi dell’Ispra, ente in cui è confluito l’Istituto nazionale per la fauna selvatica.

 

Le popolazioni a cavallo tra Irpinia e Sannio, tra paura e perplessità, confermano di averla vista: lucente, scattante, con due occhi scintillanti. Ma a fugare qualche dubbio è Genovesi che ha spiegato: “ Prima di scatenare nuove cacce al fantasma, chiedete una verifica delle segnalazioni agli zoologi. Segnalazioni di pantere, tigri, leoni o addirittura iene a spasso per l'Italia arrivano regolarmente sui media e nella quasi totalità dei casi le belve non vengono catturate. Questo perché non si tratta di animali esotici o pericolosi, ma di grossi gatti e cani, una conclusione alla quale si potrebbe arrivare subito, se noi avessimo subito notizia degli avvistamenti”.

 

Alla domanda: “La pantera avvistata tra Sannio ed Irpinia  che cosa è?”, l’esperto ha risposto: “Un gatto o un cane. Quando ci sono state inviate le foto delle impronte e degli avvistamenti, per noi è stato subito chiaro, perché la posizione dei polpastrelli e l'evidente presenza di unghie confermano si tratta di un cane, dato che nei felidi le unghie non sono visibili perché retrattili. Sono circolate anche altre immagini, girate da una televisione locale, e in quel caso era stato ripreso un gatto nero”. Affermazioni che però lasciano un po’ di delusione. In effetti, al grosso gattone nero, che sia pantera o no, ci siamo tutti affezionati e siamo certi che la sua ricerca non si fermerà.