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Colonie feline, a Bari arriva la patente dei “gattari”

20 luglio 2016 


Nasce il nuovo regolamento del Comune per dar da mangiare alle colonie feline in giro per la città: cibo un’ora la mattina e una la sera, acqua 24 ore su 24


 
I gatti sono, insieme ai cani, i migliori amici dell’uomo. Le colonie feline, tuttavia, sono la massima espressione della fauna di terra urbana, un po’ in tutte le città del mondo. Avere i gatti a spasso per le nostre strade non è solo motivo di allegria per i tanti amanti dei felini, ma è anche il più efficace repellente per topi, insetti e altre sgradevoli compagnie faunistiche.

Anche Bari, ovviamente, non fa differenza; il capoluogo pugliese accoglie diverse colonie feline, sparse per tutti i rioni e i cortili della città. Nelle ultime ore, però, è stata diffusa dal Comune di Bari un’importante novità per regolamentare il comportamento dei cosiddetti “gattari”, ovvero cittadini particolarmente zoofili, che si prodigano affinché le colonie randagie, insediate per strada o nei cortili condominiali, abbiano costantemente cibo e acqua.

Poche norme, ma ben chiare, per regolamentare l’attività dei “gattari”,i quali, innanzitutto, dovranno essere in possesso dello specifico patentino rilasciato dal Comune per svolgere i loro compiti zoofili. Il documento emanato dal Palazzo di Città, innanzitutto, stabilisce le modalità di accesso dei benefattori dei gatti alle colonie, ricordando che “impedire il nutrimento e la cura dei felini costituisce reato“. Il tutto, però, tenuto debito conto del decoro degli spazi urbani.

La Ripartizione Ambiente e Igiene del Comune, infatti, stabilisce che i “gattari”, da ora in poi, dovranno alimentare le colonie feline “in aree pubbliche e private aperte al pubblico, possibilmente in luoghi appartati e al riparo dal sole per evitare cattivi odori dovuti alla decomposizione dei cibi“.

Più avanti si legge: “Il cibo dovrà essere distribuito a ore fisse, in modo che i gatti consumino subito la loro razione, lasciando per un periodo massimo di un’ora al mattino e un’ora alla sera le ciotole a disposizione dei felini. Si dovrà evitare di lasciare il cibo sotto veicoli in sosta, per l’incolumità dei gatti e per la salvaguardia del decoro e dell’igiene urbana“. Sarà possibile, però, lasciare acqua fresca a disposizione dei gatti h 24.

Le operazioni di approvvigionamento delle colonie feline, specifica la Magna Charta dei “gattari”, dovranno svolgersi quanto più possibile lontano da abitazioni private, parcheggi e aree-gioco per bambini, oltreché in luoghi non frequentati dagli acerrimi nemici dei felini, ovvero le aree adibite al passeggio dei cani, come quella di nuovissima apertura in Viale Gandhi, a Poggiofranco. Il consiglio è di non somministrare ai micetti di strada cibi umidi, dando la preferenza ai croccantini secchi, onde evitare di ammorbare l’aria con gli odori dei cibi di cui i nostri amici a quattro zampe sono particolarmente ghiotti (pesce, bocconcini di pollo o manzo sono, in questo senso, da evitare).

Il punto più importante, però, è quello riguardante il dovere del “gattaro” di turno di ripulire gli spazi pubblici (ma anche quelli privati) una volta che i beneficiari avranno consumato il pasto: è a carico del privato cittadino la rimozione dei contenitori (usa e getta preferibilmente) per il cibo. Gli operatori ecologici, infatti, non sono tenuti a rimuovere le ciotole dalle strade; l’unico obbligo, come specificato in precedenza, è quello di lasciare pieni i contenitori per l’acqua in prossimità dei luoghi di raduno delle colonie feline.

I “gattari” potranno, inoltre, predisporre rifugi artigianali per i gatti durante le stagioni più fredde, impegnandosi a comunicare all’ufficio preposto del Comune di Bari e alla ASL la presenza di nuove colonie, e a informare un veterinario in caso di gatti malati, in modo da garantirne il più possibile il benessere.
Riccardo Resta
 
http://bari.zon.it/colonie-feline-bari-arriva-la-patente-dei-gattari/

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