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Sei cagnolini abbandonati nel bosco, trovati da un donna
Sondra Coggio

 
Newsletter Il Secolo XIX
 

La Spezia - Sei cuccioli, piccolissimi, sono stati abbandonati in un sacco di juta, ai margini del bosco. Sarebbero morti, se non fosse passata, per puro caso, una giovane donna che risiede poco oltre, insieme alla sua famiglia. E ora, quei cagnolini cercano un’adozione: sempre che riescano a superare il momento difficile che hanno dovuto vivere, all’atto dell’abbandono.
«Quel sacco di juta si muoveva – racconta la giovane – e io lì per lì non ho nemmeno capito che cosa stesse succedendo. Mi sono preoccupata, perché era un fatto davvero strano. Mi sono avvicinata, per vedere con i miei occhi: e ho visto che c’era qualcosa di vivo, qualcosa che si muoveva…».
 
In fondo al sacco, ammassati l’uno sull’altro, c’erano i cuccioli. In apparenza, si tratta di cagnolini da caccia, col musetto da Breton. E’ possibile che siano stati abbandonati da qualche cacciatore, che si è disfatto della cucciolata, sperando che nessuno la notasse. Sarebbero tutti morti, i piccoletti: pieni di pulci, senza ancora i dentini. E’ probabile che abbiano solo qualche settimana di vita: spalancano la bocca, cercano la mamma che non c’è, si guardano attorno con gli occhietti ancora chiusi, piangono.
A correre in aiuto della cucciolata, è stato il volontariato. L’associazione “Il cuore degli animali”, con Loredana Parodi, ha fatto da tramite, e ha lanciato il tam tam.
 
«Si tratta di cagnolini bellissimi - sottolinea - che meritano di poter trovare una famiglia, e ricominciare una vita nuova, diversa: gli umani non sono, fortunatamente, tutti uguali. C’è chi abbandona, ma c’è anche chi adotta».
 
Sono state trovate sistemazioni temporanee, delle “balie”, che stanno alimentando i piccoletti, con il biberon. Sono tenuti al caldo, nutriti, coccolati. E la speranza è che possano sopravvivere. La buona volontà, ce la stanno mettendo tutti: sia i maschietti che le femminucce. Alcuni sono completamente neri, altri sono pezzati, bianchi e neri. Le zampette sono sottili: segno che non diventeranno di grossa taglia, ma si fermeranno alla taglia media. Sono dolcissimi, pazienti: si sono lasciati aiutare, e si sono aggrappati disperatamente alla vita. Il caso è stato segnalato all’ufficio tutela animali, retto da Antonietta Zarrelli.
E’ l’ennesima cucciolata abbandonata, nel giro di pochi giorni. Era toccato a tre micini, solo un paio di giorni prima. Nonostante l’aiuto offerto dai volontari, i piccoli gatti sono morti tutti.
Erano stati strappati troppo presto alla mamma. E dire che basterebbe sterilizzare i propri cani, i propri gatti, per evitare di mettere al mondo delle cucciolate: che spesso finiscono così, gettate via. La storia dei cagnolini, come quella dei gatti, ha suscitato indignazione. Non c’è alcuna necessità di gettar via delle creature vive.
Se proprio non si desidera tenerle, si può chiedere aiuto alle associazioni di volontariato, o anche al canile pubblico, che accoglie quell che vengono definite “restituzioni”: è previsto che si possa consegnare un cane, un gatto, o una cucciolata, a titolo del tutto gratuito.

Facendo così, non solo si rispetta la legge, che vieta i maltrattamenti degli animali, ma si evita che i piccoli muoiano, proprio come accaduto ai gattini, buttati via nel quartiere della Pieve.
Fra l’altro, un simile comportamento costituisce reato penale.
 


http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2016/10/10/ASCsn9cE-trovati_cagnolini_abbandonati.shtml

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