PARMA - Ha 'sfrattato' il gatto di casa e la moglie si è rivolta al Tribunale degli animali di Aidaa, l' Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha reso noto l'episodio.

  

E' accaduto a Parma, 'vittima' Ivano, un certosino di sette anni. Il micio, già 'reo' di lasciare peli su poltrone e divani, è stato sorpreso dal padrone, un noto dirigente della 'Parma bene', mentre si faceva le unghie sulla scrivania del suo ufficio a casa, e la pipì sulla sua borsa da lavoro.

A quel punto, secondo la denuncia della moglie, il coniuge - con la colf asiatica come complice - lo ha sistemato in balcone, al freddo e sotto la pioggia.

  

Solo la mattina dopo, vedendo la ciotola della pappa ancora piena, la moglie ha scoperto Ivano sul balcone, infreddolito e bagnato. A quel punto si è rivolta all'Aidaa, chiedendo un risarcimento di 500 euro al marito per spese veterinarie e danni morali, e 200 euro alla colf 'complice'.

 

La pratica sarà istruita da uno dei sette legali parmigiani che hanno aderito al Tribunale degli animali.
Se le parti non troveranno un accordo stragiudiziale, la questione potrebbe essere discussa nella prima seduta del 'Tribunale' in programma il 10 ottobre.