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Il pastore tedesco Harisa ha raggiunto i poliambulatori seguendo le tracce di Pietro Magni, in ospedale per un ictus
07 Maggio 2019

Harisa (con l’acca davanti, per evitare paragoni con la cantante, che l’acca non ce l’ha) è una femmina di pastore tedesco di proprietà della famiglia Magni-Campani di Sassuolo. Harisa ha 4 anni ed è stata protagonista di una storia piena di amore per il suo padrone. La racconta Meris Campani, moglie di Pietro Magni, che colpito da una ischemia ha di fatto scatenato la reazione di Harisa.
  

«Pietro - svela commossa ta la moglie - ha avuto un’ischemia cerebrale il 10 aprile. Essendosi trattato di una forma “lacunare” e non un ictus, è una patologia progressiva. L’abbiamo portato in ospedale a Sassuolo, è stato fatto un eco-doppler nei poliambulatori. Dopo l’esame, che ha evidenziato una carotide sinistra quasi completamente chiusa, il medico ha indicato una consulenza d’urgenza all’ospedale di Baggiovara. Lì ha fatto la verifica urgente al pronto soccorso, ha svolto tutti gli esami e poi è stato ricoverato per questa occlusione. Ha trascorso alcuni giorni in terapia intensiva poi dopo l’hanno spostato nel reparto cerebrovascolare della Neurologia. Siccome si era stabilizzato dovevano fare un esame per stabilire se e come intervenire sulla carotide, non trovavano mai posto, allora hanno deciso di mandarlo intanto a Sassuolo per la riabilitazione e poi deve andare a fare l’angiotac e da quell’esame valuteranno il da farsi».
  
E ora, dopo il quadro clinico, tocca ad Harisa, al suo fiuto e alla mancanza del padrone. «L’altra mattina - continua nel racconto Meris Campani - mia figlia Lara era venuta a casa nostra a prenderla perché doveva portarla dal veterinario, ma non appena ha aperto il cancello per farla salire in auto, Harisa è scappata decisa. E oggi posso dire che “si vedeva che aveva una meta”. Mia figlia ha provato a chiamarla, ma non è riuscita a fermarla e subito dopo ha perso le tracce. È salita in auto per cercarla e facendo il giro dell’ospedale l’ha trovata davanti ai poliambulatori, dove c’era un volontario del 118 che la stava tenendo stretta perché lei voleva entrare. Il volontario ha chiesto a mia figlia se avessimo qualcuno ricoverato lì, perché lei stava cercando disperatamente di entrare. In pratica sentiva l’ultimo odore del posto dove era stato Pietro, evidentemente lo ha fiutato lì, anche se erano passati 15 giorni per fare il primo esame dopo il malore».
  
  
Riassunto finale: Harisa è stata presa in consegna dall’allevatore Ermanno Rantighieri, dell’Erimax di Maranello, in attesa che Pietro Magni torni a casa. Ma l’altra mattina c’è stata un’ altra sorpresa, visto che Magni è tornato a Sassuolo per la riabilitazione. Rantighieri ha portato Harisa davanti all’ingresso dell’ospedale sassolese ed è stato davvero emozionante assistere alle feste dell’animale al proprio padrone a cui si sono inumiditi gli occhi per tanto amore. —
   
Alfonso Scibona
  
https://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2019/05/08/news/sassuolo-fugge-e-ritrova-il-suo-padrone-ricoverato-1.30860189
  
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